I rischi della cellulite: diabete e altre malattie

Imputato principale: la proteina MCP-1

04 dicembre 2017 alle ore 19:30

Studi scientifici affermano che gli accumuli di grasso, associati alla cellulite, rilasciano sostanze che causano malattie.

Innumerevoli ricerche in campo metabolico, infatti, hanno spinto i ricercatori a pensare che l’adipe (comunemente definito grasso) sia molto più di un semplice tessuto.

Le funzioni del grasso

Il tessuto adiposo funge da rivestimento per nervi e muscoli, interviene nella termoregolazione e svolge il ruolo di riserva energetica. 

Ma non è tutto. Il tessuto adiposo espelle dozzine di sostanze, chiamate adipochine, che agiscono come ormoni e agenti infiammatori.

Una di queste sostanze è la proteina chemoattrattante MCP-1.

Due cose sono risapute:

  1. MCP-1 è particolarmente elevata nel sangue di persone con grasso in eccesso.
  2. Il grasso in eccesso induce resistenza all'insulina e, quindi, diabete.

Ma qual è la relazione tra le due affermazioni?

Fino ad oggi mancavano prove scientifiche che collegassero direttamente MCP-1 al diabete.

La proteina MCP-1 induce resistenza all'insulina

Alcuni ricercatori dell'Università di Kobe, in Giappone, hanno dimostrato che il blocco dell'attività di MCP-1, in condizioni di sovrappeso, rallenta la resistenza all'insulina, riducendo così il rischio di diabete.

Lo stesso team di studiosi ha modificato geneticamente dei topi per far in modo che producessero livelli molto elevati di MCP-1 o che non ne producessero affatto.

In questo modo hanno scoperto che:

  1. I topi che producono molta MCP-1 sviluppano rapidamente insulino-resistenza e accumulano grasso nel fegato, il che incrementa i livelli di colesterolo.
  2. I topi che non producono MCP-1 non mostrano alcuna resistenza all'insulina.

 I rischi per le donne

I risultati dello studio condotto sui topi possono essere tranquillamente traslati all'essere umano.

Gli accumuli di grasso, tipici delle donne con cellulite, possono produrre adipochine, come MCP-1, ed essere responsabili dell'insorgenza di malattie quali diabete e disturbi metabolici.

Sarebbe bello avere un farmaco, dunque, capace di bloccare MCP-1, ma questo potrebbe essere rischioso. MCP-1, infatti, svolge un ruolo importante nella lotta contro lesioni, infezioni e cancro, quindi un farmaco anti-MCP-1 potrebbe portare a effetti collaterali anche molto seri.

Gli esperti però ritengono che MCP-1 non sia l'unica molecola responsabile della resistenza all'insulina ed è per questo che stanno lavorando per identificare nuove proteine.

Ulteriori scoperte scientifiche porteranno a migliori farmaci, e sarà grazie a questi ultimi che si potranno curare tanto la cellulite,  quanto le malattie ad essa correlate. Parola di esperto.


Dalla fonte: Rull a et al., mediators of Inflammation, 2010 Insulin Resistance, Inflammation,and Obesity: Role of Monocyte Chemoattractant Protein-1 (orCCL2) in the Regulation of Metabolism