Violenza sulle donne: nella mente dell’aggressore

Guai a chi dice che la colpa è della femmina

14 aprile 2017 alle ore 09:00

Sempre più spesso si sente parlare di aggressioni sessuali, da parte degli uomini, nei confronti delle donne.

Può trattarsi di perfette sconosciute, di parenti (mogli, figlie ecc.), o di semplici conoscenti. È questo il caso dei tanti episodi di violenza che ogni anno si registrano nei campus universitari, e che rappresentano un grave problema nella gioventù odierna.

L’origine dell'interesse sessuale

Le teorie sociologiche suggeriscono che i comportamenti maschili, sessualmente aggressivi e/o coercitivi, spesso derivano da un’idea errata che il maschio può farsi della femmina.

Si ritiene che l'abbigliamento e il contesto socio-ambientale femminile abbiano un grosso peso sull'impressione che una donna fa ad uomo.

Per valutare quanto questi fattori possano influenzare l’interesse sessuale, un gruppo di studiosi statunitensi ha, recentemente, condotto uno studio.

250 studenti universitari, di sesso maschile, sono stati chiamati a giudicare 173 foto di ragazze a corpo intero. Queste erano vestite nelle maniere più disparate, più o meno provocanti, ed erano ritratte in contesti sociali ed ambientali differenti, da quelli più eleganti a quelli meno chic. 

I maschi violenti  sono influenzati dall'abbigliamento e dal contesto socio-ambientale

I risultati dell’analisi dicono che:

I maschi, in cui si riscontra un profilo psicologico sessualmente aggressivo, rispondono alle seguenti caratteristiche:

  1. Sono attratti principalmente dall’abbigliamento e dal grado di provocazione di quest’ultimo
  2. Si lasciano influenzare facilmente dal contesto sociale e ambientale della donna
  3. Si concentrano ben poco sugli aspetti emotivi femminili.

I ragazzi sessualmente non violenti, al contrario, si lasciano attrarre da particolari che hanno a che fare con l’emotività o la personalità (sguardo, posa, fisionomia ecc.).

Come dimostrato dallo studio, è evidente che, a seconda di come la donna sia vestita e di quali ambienti frequenti, le reazioni maschili cambiano.

Ma c'è un'importante considerazione da fare: un bravo ragazzo, nonostante noti l’abito più audace, non ne è attratto sessualmente; un ragazzo violento, invece, ne risulta istigato.

L’aggressore sceglie la vittima

Se una semplice foto, di una perfetta sconosciuta, basta a fomentare comportamenti sessualmente aggressivi, è chiaro che non è la donna la responsabile di un’ipotetica violenza. È la natura mentalmente compromessa del possibile aggressore.

In altre parole l’aggressore sceglie la propria vittima, non il contrario!

I risultati di questo studio forniscono utili spunti per implementare i programmi cognitivo-formativi, atti ad incrementare gli sforzi che associazioni ed autorità compiono ogni giorno per prevenire l'aggressività sessuale giovanile. Migliorare si può.


Dalla fonte: Treat TA et al. Arch Sex Behav. 2015 Nov;44(8):2267-71. ContextualInfluences on Men's Perceptions of Women's Sexual Interest.