Insonnia e nascite premature: lo studio di 3 milioni di mamme

Un campanello d'allarme per le donne di tutto il mondo

14 febbraio 2018 alle ore 08:00

Ogni anno, in tutto il mondo, circa 15 milioni di bambini nascono prematuramente, con più di tre settimane di anticipo.

Questi bambini hanno meno tempo per svilupparsi nell'utero e più di 1 milione di essi muore per complicazioni alla nascita. I più fortunati, invece, rischiano di nascere con problemi di udito, difficoltà di apprendimento, paralisi cerebrale e molto altro ancora.

Nonostante i progressi della medicina, la ricerca delle cause delle nascite premature rappresenta, ancora oggi, un grande problema per tutti gli ostetrici.

Proprio recentemente, però, è stata trovata un'interessante correlazione tra i disturbi del sonno e le nascite premature.

Lo studio

Per esaminare da vicino le conseguenze dell'insonnia sulla gravidanza, Jennifer Felder, ricercatrice ed epidemiologa dell'Università della California, ha diretto uno studio da 100 milioni di dollari e, insieme ai suoi colleghi, ha acquisito i dati relativi a quasi 3 milioni di nascite.

L'attenta analisi delle cartelle cliniche dei 3 milioni di mamme ha suggerito che, rispetto a quelle che non hanno problemi di sonno, le donne che soffrono di insonnia, o di apnea notturna, hanno circa il doppio delle probabilità di dare alla luce i propri figli prima del tempo stabilito.

Le cause

Secondo la Felder, però, la causa diretta delle nascite premature non può essere una semplice mancanza di sonno.

Piuttosto, come lei stessa sostiene, l'insonnia innesca altri processi che, a loro volta, portano alla prematurità.

Il più importante di questi processi è senz'altro, l'infiammazione. Una ricerca del 2010, infatti, ha collegato le nascite premature alla presenza di proteine​​ infiammatorie come la proteina C-reattiva e l'interleuchina-6, nel liquido amniotico.

Secondo gli scienziati, dunque, l'insonnia genera infiammazione e un eccessivo stato infiammatorio causa le nascite premature.

Le prospettive

Il mondo della medicina vuole assolutamente confermare la diretta correlazione tra sonno e gravidanza e, proprio per questo, sta attuando ricerche su tutti i fronti.

Nel frattempo che gli studi verranno conclusi, però, si potrebbe cominciare con una semplice domanda del dottore alle donne incinte ed innescare, così, eventuali campanelli di allarme.

Dorme bene signora? No? Allora proviamo a migliorare la qualità del sonno e riduciamo, intanto, la probabilità di dare alla luce figli prematuri.


Parola di: Amy Maxmen, Nature; 584,145 2017. Insomnia linked to premature birth in study of 3 million mothers