Scoperti i geni che regolano lo stile di vita e l'invecchiamento cognitivo

Quanto pesa la predisposizione genetica

30 luglio 2020 alle ore 20:00

L'invecchiamento del corpo umano è un processo inevitabile e inarrestabile, che implica considerevoli cambiamenti cellulari e molecolari.

Tra le alterazioni più comuni va di certo considerata la modifica dei pool di cellule staminali. Il mutamento delle cellule staminali neurali (NSC), che si verifica durante l'invecchiamento, è strettamente legato al declino cognitivo che, a sua volta, avanza inesorabilmente con l'aumentare dall'età.

Lo stile di vita di una persona può modulare fortemente tutto questo processo.  Ma da solo non basta. Esiste una forte componente genetica che influenza sia l'invecchiamento, sia lo stile di vita stesso.

 

A dimostrazione di quanto affermato, un gruppo di giovani  ricercatori ha scoperto che esistono basi molecolari che regolano il legame tra le abitudini di vita e il declino cognitivo. 

Adottando una strategia di back-translation, i ricercatori hanno dimostrato la correlazione tra i livelli di espressione di alcuni geni e il mantenimento delle cellule staminali neurali.

Inoltre, le analisi epidemiologiche sui geni in questione hanno messo in luce associazioni tra polimorfismi dei geni SIRT1 e ABTB1 e le prestazioni cognitive, interazioni tra genotipo SIRT1 e attività fisica, interazioni tra genotipo GRB10 e aderenza a una dieta mediterranea

Lo studio, pubblicato su Communications Biology, permette di stabilire che da solo, il cambiamento dello stile di vita non è sufficiente a rallentare l'invecchiamento cognitivo. Anche la genetica svolge la sua parte.  Addirittura, si è arrivati a dimostrare che i geni stessi regolano non solo l'invecchiamento ma anche gli stili di vita che lo influenzano.

Ancora una volta, quindi, è la genetica che fa da padrona. Ma non bisogna lasciarsi scoraggiare. Se i geni di cui siamo dotati non predispongono ad adeguati stili di vita bisogna che intervenga la forza di volontà: migliorare le abitudini quotidiane per aumentare le prestazioni cognitive e rallentare l'avvento della vecchiaia.


Dalla fonte: Chiara de Lucia et al. Lifestyle mediates the role of nutrient-sensing pathways in cognitive aging: cellular andepidemiological evidence Communications Biology volume 3, Article number: 157(2020)